
Intimità e attesa: l'idea di un figlio
Cosa vuol dire intimità?
Nell’immaginario comune siamo spesso abituati ad associare il tema dell’intimità a quello della sessualità anche se quest’ultima ne costituisce in realtà solo una dimensione. L’intimità è infatti associata anche ad altri concetti quali: la vicinanza, il prendersi cura dell’altro e il legame che si crea tra le persone.
In particolare, l’intimità nella coppia riguarda un’esperienza “Io-Tu” che prevede la consapevolezza di essere separati dal partner, ma con parti di sé che vengono condivise. Si ha intimità quando è presente una relazione di uguaglianza; in caso contrario non si avrebbe nè un’identificazione reciproca, nè tanto meno ci si potrebbe aspettare il rispetto e la comprensione (Williamson, 1982).
Cosa succede quando manca la complicità?
In un rapporto in cui è presente l’intimità anche la comunicazione è differente. Essa infatti non si limita ad un semplice scambio d’informazioni, ma prevede che i partner si affidino reciprocamente parti personali e profonde di sé. Secondo alcuni psicologi esisterebbero due tipi di intimità: una sarebbe in stretta relazione con l’altro e riguarderebbe l’aspettativa che il partner ci accetti, provi empatia e confermi noi stessi. Il secondo tipo sarebbe “l’intimità auto convalidata, che si fonda sul mantenimento del proprio senso d’identità e di autostima quando ci si rivela, senza aspettarsi un’accettazione o una reciprocità da parte dell’altro” (Schnarch, 2001, 98). Questa dimensione richiede la relazione con se stessi.
Questa differenziazione è importante in presenza di difficoltà nella coppia o nei momenti di crisi. In queste situazioni, quando in cui uno dei due partner inizierà a “camminare sulle proprie gambe”, l’altro cercherà un ritorno allo status quo cercando di placare la propria ansia da separazione e chiedendo dunque una riappacificazione. In questi casi spesso ci si trova a fornire delle scuse per comportamenti che si suppone possano essere stati la causa del distacco quando in realtà non si tratta di un allontanamento, ma solo di una maggiore indipendenza del partner.
L'intimità vera e duratura all’interno della coppia si fonda sulla conferma di se stessi e non sulla speranza che il partner ci faccia sentire al sicuro. L’intimità deve inoltre essere sempre presente in una coppia e si può declinare sia nella sfera affettiva, ma anche in quella sessuale. Nella coppia, questa può assumere sfumature differenti a seconda della progettualità che i partner scelgono di portare avanti.
Intimità nel progetto generativo
Tra le diverse transizioni che la coppia si trova ad affrontare, quella alla genitorialità risulta essere una di quelle più attese da più fronti, da quello sociale a quello familiare. Se in un’epoca precedente l’arrivo di un neonato era l’aspettativa maggiore a fronte della formazione della coppia, oggi le priorità sono cambiate e l’idea di avere un figlio non è necessariamente in cima alla lista dei desideri. La scelta di diventare genitori e i ruoli ad essa associati sono infatti mutati nel tempo. Dove prima si riteneva fondamentale crescere un figlio tra le mura domestiche - e questo ruolo era esclusivamente materno - oggi invece i ruoli sono in continua evoluzione. Spesso sono le donne le prime a voler ritornare ad avere una posizione lavorativa, non senza difficoltà o critiche, e aumenta l’accesso a strutture esterne capaci di aiutare i genitori nella gestione del nuovo nato.
Al di là dei progetti lavorativi, diversi studi sottolineano come la nascita di un figlio sia un evento che comporta cambiamenti importanti, sia individuali che di coppia, nonché la ridefinizione di questo legame in due sottoinsiemi: coniugale e genitoriale. Secondo Giacopino (2017) questo inizia già nella fase del concepimento, dove la coppia inizia a fantasticare sull’idea dell’arrivo di un bambino accettandolo e accogliendolo nel proprio contesto. L’arrivo di un figlio porta spesso a una ristrutturazione del rapporto e una riorganizzazione della rappresentazione di sé. La dimensione del piacere è parte fondamentale del rapporto di coppia e non va trascurata. Se a seguito dei diversi tentativi una coppia non è riuscita a concepire un figlio emergono altre ansie legate alla possibilità che uno o entrambi i partner possano effettivamente essere sterili o possano avere delle difficoltà nel concepimento. Anche in questo caso l’ansia e lo stress possono far diminuire l’intimità della coppia e portare i partner a isolarsi nei propri pensieri e timori di fallimento.
Indipendentemente da come venga messo in atto il progetto genitoriale le ricerche (Cena, Imbasciati et al. 2011) segnalano un cambiamento rispetto alla sessualità di coppia. L’essere umano è abituato ad affrontare diversi stati di crisi nel corso della vita: come il passaggio da infanzia ad adolescenza, da adolescenza a vita adulta e così via. Rispetto alle altre crisi però, questa avviene in un lasso di tempo più breve e per questo motivo la rende spesso più complicata.
dott.ssa Alessia Bongianino
dott.ssa Stefania La Spada